Edward German (1862-1936)
Saltarello

Nonostante le sue opere finirono per essere eclissate dal sopravvento di quelle del suo amico Elgar, la musica di  Edward German ottenne un grosso successo nei tardi perioodi del regno della regina Vittoria e del re Edoardo, brani che comprendevano sinfonie, suites, ouvertures da concerto, ballate e brani per salotti teatrali. German era considerato quale naturale successore a Sullivan, avendo completato l’ultima opera dello stesso intitolata The Emerald Isle (l’Isola dello Smeraldo) e la composizione del proprio capolavoro intitolato Merrie England per il Savoy Theatre nel 1902.

Dopo sette anni trascorsi alla Royal Academy of Music in qualità di studente e sotto-professore, nel 1888  ebbe l’incarico di Direttore Musicale del Globe Theatre sotto la direzione di Richard Mansfield: qui raggiunse un ampio riconoscimento artistico per la composizione della musica di sottofondo per l’opera di Shakespeare Richard III (Riccardo III).  Il progetto successivo importante fu la scrittura della musica per l’opera Henry VIII (Enrico VIII) nel 1892, mentre nel frattempo il giovane si dedicò alla composizione di brani strumentali, compresi brani per flauto, oboe, clarinetto e violino. Saltarello fu pubblicato nel 1889 e dedicato all’amico di Accademia Frederick Griffith, appena ritornato da Parigi dove  aveva studiato per un anno con Paul Taffanel.

Il Nuovo Dizionario Grove ci informa che il saltarello ebbe origine nel quindicesimo secolo, ma la danza divenne popolare in Italia solo verso la fine del diciottesimo secolo, in una versione più moderna caratterizzata da rapidi salti alternati. La forma ritmica divenne generalmente più nota grazie a Mendelssohn che ne fece uso nel finale della Sinfonia Italiana (Italian Symphony).

Questa edizione segue quella della prima serie del  Flute Player’s Journal pubblicato da Rudall Carte and Co.  Le dinamiche aggiunte alla parte originale per flauto derivano dalla partitura più dettagliata per pianoforte e le inconsistenze sono state, dove possibile, risolte.

Colin Bradbury 2009

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