Edward German (1862-1936)
Suite for flute and Pianoforte
i) Valse Gracieux ii) Souvenir iii) Gipsy dance
Le composizioni di Edward German, che compresero sinfonie, suites, ouvertures, ballate e brani da caffè concerto, riscossero un gran successo nel tardo periodo vittoriano ed edoardiano anche se, alla fine, la musica dell'amico Elgar ebbe il sopravvento. German fu visto come il naturale successore di Sullivan, del quale ne completò l'ultima opera The Emerald Isle, e la composizione del proprio capolavoro Merrie England scritto per il Savoy Theatre nel 1902.
Nato a Whitchurch, German Edward Jones, il futuro Sir Edward German, entrò nella Royal Academy of Music nel 1880, dove studiò armonia e contrappunto con Prout e dove fu premiato per esecuzioni per organo, violino e per le proprie composizioni. Dopo sette anni trascorsi da studente e sotto-docente, durante il qual tempo si guadagnò da vivere suonando il violino in varie orchestre teatrali, German fu raccomandato da Randegger per la posizione di Direttore Musicale del Globe Theatre sotto la gestione di Richard Mansfield. Qui iniziò a godere del primo vasto riconoscimento come compositore della musica di sottofondo per l'opera di Shakespeare Richard III. Un'amicizia nata tra il primo flauto dell'orchestra, il virtuoso musicista gallese Frederick Griffith (1867-1917) anche lui studente alla Royal Academy, e German, spinse quest'ultimo a comporre la Suite for Flute and Pianoforte, che fu eseguita da entrambi per la prima volta nella Steinway Hall il 10 Maggio 1892.
Il programma includeva anche la sonata in mi bem. magg. di Bach, il Saltarello di Edward German e la prima rappresentazione in Inghilterra della Suite di Benjamin Godard. Il critico del Musical News descrisse German come "il nostro dotato giovane Accademico Reale" e commentò che Griffith suonava "con un puro e vero tono che può spegnersi fino a diventare un lieve pianissimo, persino nella terza ottava, serbando ciononostante l'intonazione più accurata.
Il manoscritto della Suite è stato smarrito. Esaminando l'edizione originale di Rudall Carte, l'odierno editore ha dovuto affrontare molte incongruenze ed un numero di discrepanze, troppe da elencare, tra lo spartito e la parte per solo flauto. Queste sono state risolte, per la maggior parte, a favore del solo flauto, dove le annotazioni aggiunte nel fraseggio siano state, si presume, il risultato dell'esperienza interpretativa.
© Colin Bradbury 2007